Spesso nel mio lavoro alcune donne più o meno giovani arrivano da me confuse e distrutte per chiedere aiuto psicologico per comprendere cosa non vada nella relazione con il loro partner.
Alcune di queste donne manifestano qualcosa di più del pur penoso dolore per un rapporto che non funziona.
Non si capacitano di quanto accade e continuano a domandarsi dove stiano sbagliando, convinte di stare sbagliando qualcosa, di avere qualcosa che non va, insomma si sentono sbagliate inadeguate e mai abbastanza per l’altro.
Semplicemente …. il loro partner è un narcisista.
Mi riferisco a vittime femminili e uomini narcisisti perché questo disturbo si presenta in modo più significativo negli individui di sesso maschile, ma naturalmente può anche accadere il contrario.
Analizzando insieme a queste donne la loro vita di coppia pian piano emerge che la loro è una relazione tossica in cui solo i desideri dell’altro vengono soddisfatti, una relazione piena di soprusi piccoli e grandi (spesso anche economici), poche attenzioni, molte critiche, poca comprensione e zero empatia, tranne qualche gesto positivo anche eclatante qua e là che contribuisce non poco a confonderle ancora di più.
Queste donne sono convinte che questo accada per colpa loro, dubitano delle loro percezioni come se vagassero nella nebbia e non riescono a vedere le cose con chiarezza, credono più all’altro che a sè stesse, sono convinte di essere sbagliate e di poter perdere quell’ uomo meraviglioso che “le sopporta”.
Perché questo accade?
Il narcisista all’inizio della relazione da il meglio di sé per coinvolgere l’altro, usando la seduzione come difesa mostra un falso coinvolgimento col fine di conquistare l’altro.
Questo comportamento iniziale (anche definito fase di love bombing) fa sentire l’altro amato in un modo meraviglioso, compreso come mai in vita sua, al settimo cielo per avere incontrato una persona così speciale.
E speciale purtroppo lo è davvero ma non nel modo che speravano!!
Questa fase dura fino a che la vittima è conquistata e poi in modo quasi impercettibile la musica cambia e l’altro inizia a non sentirsi più così a suo agio, capito o apprezzato bensì criticato e svalutato.
I pensieri della vittima sono all’incirca questi “Ma come mai? Lui era così innamorato! Devo aver sbagliato qualcosa…… forse mi ha conosciuta meglio e ha capito che non vado bene, che sono sbagliata, che valgo poco….”
Il disagio nell’essere tranquillamente se stessi è probabilmente il segnale più importante che qualcosa non va nella relazione. Essere sé stessi allora diventa sbagliato!
È iniziata la fase di gaslighting, dal film di G.Cukor Gaslight (Angoscia) con Ingrid Bergman, in cui la protagonista viene indotta dal marito a dubitare di sé e delle proprie percezioni fino ad arrivare sull’orlo della pazzia.
Significa che è iniziato il lavoro di demolizione e indebolimento del partner da parte del narcisista, l’obiettivo è il controllo dell’altro per garantirsene la presenza fisica.
Più il partner è debole più questa tecnica manipolatoria funziona.
Il narcisista promette e fa sognare al partner il futuro che desidera e la vittima gli crede e si sforza di costruire quel futuro che purtroppo non ci sarà mai, ci saranno solo i progetti del narcisista i suoi desideri le sue ambizioni ecc. spesso mascherate da “lo faccio per noi”.
Anche la sfera sessuale manifesta l’incapacità di intimità del narcisista: il rapporto sessuale è simile ad una prestazione fisica e manca l’intimità emotiva che può solo essere talvolta simulata.
Ma chi sono le vittime più frequenti dei narcisisti?
Spesso le vittime sono donne affettivamente dipendenti con un disperato bisogno di sentire che vanno ben le quali mettono i bisogni emotivi dell’altro prima dei propri.
Queste persone possono arrivare a rinunciare al proprio spazio e a negare addirittura delle parti di sé ( ad esempio la propria aggressività) pur di non perdere la relazione.
Frequentemente queste donne hanno avuto un rapporto carente o difficile durante la loro infanzia con le loro figure di accudimento soprattutto con la madre che spesso ha ignorato i loro bisogni emotivi mettendo al primo posto i propri. Spesso sono affamate di approvazione e pensano di cambiare il partner con il loro amore, mentre è solo con un sano amore per sé stessi che si può costruire un rapporto di coppia soddisfacente.
Nell’incontro col narcisista nella fase di love bombing credono di avere finalmente trovato quello che cercavano, per poi ritrovarsi invece in una relazione emotivamente abusante.
Esistono però anche persone che pur non presentando carenze affettive inciampano per caso in un narcisista.
In ogni caso è necessario chiudere il rapporto in modo definitivo e completo perché il narcisista ritenterà di risucchiare l’altro nella relazione utilizzando la seduzione dell’inizio, cosa in cui è maestro, per poi però ricominciare da capo. Soprattutto le persone psicologicamente più fragili che vorrebbero chiudere una relazione con un narcisista ma non riescono, non devono esitare a chiedere aiuto alle persone che sono loro più vicine parenti, amici e se ciò non bastasse chiedere aiuto psicologico.
Dr.ssa Gabriella Bertuletti
Psicologa Psicoterapeuta a Bergamo
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