Disturbi di personalità

Cosa sono i disturbi di personalità

Ogni persona ha dei suoi modi particolari di fare esperienza, di affrontare le situazioni, di percepire, di reagire, di relazionarsi agli altri, questi modi caratteristici della persona costituiscono la sua personalità

Tutti noi abbiamo caratteristiche peculiari (tratti di personalità) appartenenti a vari stili (oltre ad avere degli stili dominanti) esempi di stili di personalità possono essere per esempio: schizoide, narcisista, paranoide, depressivo, masochista, ecc.

Le persone tendono a gestire le situazioni problematiche in un modo peculiare nel tempo e nei vari contesti esistenziali.
Alcune persone reagiscono a situazioni problematiche cercando aiuto e supporto; altri preferiscono fronteggiare le stesse situazioni difficoltose in totale autonomia. Alcuni individui minimizzano i problemi mentre altri li esagerano. Le persone in grado di adattarsi efficacemente alle diverse situazioni della vita tendono ad assumere una modalità alternativa quando lo stile abituale risulta inefficace.

Queste dinamiche di per sè non sono patologia, si può parlare di patologia del carattere o di disturbo della personalità quando gli schemi di una persona sono così rigidi e stereotipati da impedire lo sviluppo psicologico e l'adattamento alle situazioni.

Gli individui con un disturbo di personalità sono rigidi e tendono a rispondere in modo inappropriato ai problemi della vita fino al punto che le relazioni con i propri familiari, gli amici e i colleghi di lavoro divengono difficoltose, insoddisfacenti, conflittuali o vengono sistematicamente evitate. Tali modalità disadattive appaiono generalmente in adolescenza o nella prima età adulta e tendono a rimanere stabili nel tempo.
I disturbi di personalità si differenziano nel livello di gravità, da borderline a psicotico.

La maggior parte delle persone con un disturbo di personalità risulta insoddisfatta e sofferente rispetto alla propria esistenza, inoltre, presenta numerosi problemi interpersonali sul lavoro o nelle situazioni sociali. Sono molto frequenti sintomi depressivi, ansia, abuso di sostanze o disturbi alimentari. I soggetti con un disturbo di personalità sono ignari del fatto che il loro pensiero o i propri modelli di comportamento sono inappropriati e disfunzionali: quindi, tendono a non cercare l’aiuto di uno specialista.

Quando cercano aiuto autonomamente generalmente questo avviene a causa dei problemi quotidiani generati dal loro disturbo di personalità, o a causa di sintomi disturbanti quali ad esempio: ansia, depressione o abuso di sostanze; in questi casi, comunque, tendono a ritenere che i loro problemi siano causati dalle altre persone o dalle circostanze della vita sulle quali non ritengono di avere controllo.

La personalità può essere sostanzialmente modificata dalla terapia (non cambiata). La terapia attraverso la relazione Terapeuta /Paziente migliora la comprensione di sé e la capacità di fare nuove esperienze, aiuta ad espandere notevolmente la capacità del paziente di influenzare la realtà e di sviluppare una autostima più realistica.

La maggiore libertà dai vecchi schemi disadattivi nasce dal senso di padronanza e di possibilità di scelta rispetto ad un comportamento che prima era automatico ed inevitabile. La maggiore e migliore accettazione di sé nasce dalla comprensione della propria storia e di come si è arrivati a quella combinazione di attitudini.


Dr.ssa Gabriella Bertuletti
Psicologa Psicoterapeuta a Bergamo

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