Disturbi sessuali

I disturbi della sfera sessuale

Il desiderio sessuale può essere distinto in tre elementi principali:
la pulsione, il desiderio e la motivazione. (Levine)
Questi elementi devono lavorare in modo sincronico affinché ci sia un sufficiente livello di desiderio ed eccitazione.
La pulsione è rappresentata dal substrato biologico ed influenzata dagli ormoni.

Il desiderio è più basato su fattori cognitivi, per esempio può non esserci desiderio a causa del timore delle malattie sessualmente trasmesse oppure per credenze ed inibizioni di origine religiosa.
I problemi legati ad aspetti cognitivi si risolvono in un tempo più breve rispetto a quelli inconsci.

La motivazione è invece legata al mondo inconscio ed ai suoi bisogni, alle relazioni oggettuali interiorizzate durante l’infanzia ed è solitamente questo il nodo del lavoro psicoterapeutico.

La nostra capacità di provare desiderio sessuale è strettamente legata alle relazioni oggettuali interiorizzate.
I disturbi del desiderio e dell’eccitazione spesso derivano da problemi psicopatologici radicati
nel passato dell’individuo che si ripresentano nel presente magari come problemi di coppia
che agiscono sulla motivazione, infatti i problemi relazionali sono la principale causa della inibizione del desiderio sessuale.

Uno studio abbastanza recente (Laumann) ha confermato che le disfunzioni sessuali sono fortemente correlate con relazioni problematiche sia nel passato che nel presente dell’individuo.
Le donne partecipanti allo studio mostravano infelicità ed insoddisfazione fisica ed emotiva.
Nelle donne spesso i disturbi avevano origine da molestie ed abusi sessuali legati a contatti adulto/bambino. Il vaginismo risultava spesso collegato ad abusi sessuali.
Negli uomini vittime di contatti adulto/bambino si è riscontrata una probabilità tre volte maggiore di disfunzione erettile e due volte maggiore di eiaculazione precoce e/o scarso desiderio sessuale.

Il comportamento sessuale umano e le sue origini.

Man mano che si sale nella scala evolutiva dai mammiferi ai primati all’uomo si nota come i comportamenti sessuali siano sempre più relazionali cioè legati alla capacità di relazione della persona, di sentirsi a proprio agio ed al sicuro dentro alla relazione con un altro essere umano, quindi determinati dalle cure materne ricevute nell’infanzia e sempre meno sotto il controllo di fattori genetici e ormonali.

Noi esseri umani nasciamo e cresciamo dentro ad una relazione con chi si prende cura di noi.

Nei primissimi periodi della nostra vita viviamo uno stato simbiotico con il nostro caregiver (solitamente la madre), poi ci stacchiamo e crescendo ci costruiamo una nostra identità.
Il rapporto sessuale dentro ad una relazione affettivamente matura tende a replicare l’essere tutt’uno con l’altro amato, tende a ripetere quanto è successo in passato a ripresentare sulla scena del presente il mondo inconscio delle nostre relazioni oggettuali interiorizzate.

Ma se nella nostra infanzia si sono stabilite relazioni di oggetto negative (per difficoltà o problemi del genitore, trascuratezza, abuso, o altre moltissime cause) allora anche la vita relazionale e sessuale potrà incontrare delle difficoltà.

Questo ci fa capire come i problemi della sfera sessuale derivino in realtà da problemi di tipo relazionale.

Quando in una coppia si manifesta un problema di tipo sessuale psicogeno il problema riguarda
la relazione di coppia e/o il vissuto relazionale patologico del singolo dentro a questa relazione.

Dal punto di vista dei vissuti personali di chi presenta problemi sessuali spesso troviamo a livello cognitivo timori e sensi di colpa sul piano relazionale vissuti di insicurezza, inferiorità, paura e inadeguatezza, timore di non essere all’altezza, timore di venire rifiutati, paura dell’altro, paura di mostrarsi per quello che si è. Paura dell’intimità.

L’impotenza psicogena

Le cause dell’impotenza di origine psicologica sono legate alle problematiche descritte sopra e possono essere legate a fattori cognitivi o relazionali.
Convinzioni errate e/o timore delle relazioni generano depressione ed ansia ed ansia da prestazione.

Vediamo come agiscono.

Depressione

La depressione altera il desiderio sessuale riducendolo o annullandolo, inoltre la depressione altera le dinamiche interpersonali modificando la relazione di coppia.

Ansia

L’ansia per la paura della intimità con l’altro, della propria inadeguatezza, della propria aggressività, per la paura di perdere il controllo e di lasciarsi andare, si ripercuote a livello fisico come segnale di pericolo con conseguente liberazione nel sangue di neurotrasmettitori che paralizzano l’erezione.

Ansia da prestazione

La persona non riesce a concentrarsi sulle sensazioni piacevoli di eccitazione che provengono dal proprio corpo perché è troppo concentrata ad osservarsi dall’esterno come un giudice severo della propria prestazione. Dopo un fallimento entra in gioco il circolo vizioso dell’ansia che ostacola inevitabilmente i tentativi successivi.

La terapia

Spesso la terapia dell’impotenza è sia medica che psicologica, un aiuto farmacologico è importante per riacquistare fiducia in sé stessi.

Mentre nella psicoterapia lo psicologo e il paziente analizzano a fondo i vissuti relazionali di quest’ultimo per portarlo ad una maggiore consapevolezza della propria interiorità e per affrontare e sciogliere i nodi relazionali che ostacolano una sessualità completa e serena.


Dr.ssa Gabriella Bertuletti
Psicologa Psicoterapeuta a Bergamo

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